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QUINOA EVIDENZA

PREMESSA

Non è mai stata troppo brava ai fornelli. Immaginatela alle prese con la quinoa. Quinoa??? Sì, quei semini che sembrano mangime per uccelli… La mia amica Cristiana Mariani, intollerante, ne va pazza e vi consiglia addirittura come preparare questo splendido manicaretto. Attenzione però perché questa prelibatezza non sa di niente se non la condite per bene. Niente paura, basta un po’ di fantasia e il piatto è pronto!

COME CUCINARE LA QUINOA

“Eh ma perché ti porti la quinoa in viaggio? Come fai a cucinarla?”: quante volte mi sono sentita porre queste domande. Prima di tutto, facciamo un passo indietro. Cos’è la quinoa? Scientificamente è una pianta erbacea della stessa famiglia degli spinaci e della barbabietola, i cui semi vengono macinati e forniscono una farina che contiene prevalentemente amido. Il che la colloca nel gruppo dei cereali. Questo dal punto di vista strettamente scientifico, da quello dei diversamente alimentati – ovvero di chi deve fare i conti tutti i giorni con fastidiose intolleranze alimentari – la quinoa rappresenta il sostituito ideale di pane e pasta. Per chi è intollerante al glutine, insomma, può dare una grande mano nell’alimentazione quotidiana. Quindi, opportunamente preparata, anche in viaggio.

Come si cucina la quinoa? Anzitutto va detto che al naturale si presenta in semi, ovvero palline tipo cous cous. E la sua preparazione non è molto dissimile proprio dal cous cous. Piccola nota a margine: evitate di acquistare la quinoa pre lessata se non ne avete davvero estremo bisogno: il sapore del contenuto di queste lattine spesso è qualcosa che non si augura. Per questo prima di partire, per una gita o anche per un viaggio un po’ più lungo, dove comunque prima di riuscire ad arrivare a un punto di ristoro con alimenti anche per intolleranti si deve fare magari qualche tappa, il mio consiglio è di preparare un bel contenitore con della quinoa condita come più vi piace.

Cucinarla è semplice: basta lavare i semi di quinoa con dell’acqua, metterli in un pentolino e poi ricoprirli di acqua. Di solito le dosi sono l’una il doppio dell’altra: per un bicchiere di quinoa, che rappresenta una bella porzione per una persona, ne servono poco meno di due di acqua. Poi si mette tutto in un pentolino, insieme a un pizzico di sale, e poi si lascia andare sul fuoco -fiamma bassa, altrimenti esplode e vi ritrovate tutti i semini appiccicati sul fornello – fino a che l’acqua non si sarà completamente asciugata. Un consiglio: evitate di mettere troppa acqua se non volete ottenere una poltiglia appiccicosa e con poco sapore.

A proposito di sapore, la quinoa è tanto sana – è dietetica, fa bene alla produzione di insulina, insomma è davvero una mano santa -, ma non sa praticamente di nulla se non viene condita. Quindi si può consumare al naturale con olio e magari limone o pepe oppure la si può preparare con verdure, carne o qualsiasi altro alimento. Insomma, è un po’ come il riso. A proposito, ora che arriva la bella stagione una bella insalata di quinoa con olive, prosciutto, pancetta, würstel o altri ingredienti a cui non siate intolleranti è l’ideale.

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