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Ai piedi della Rocca, un castello immerso nella natura del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, c’è un gruppo di case. Rocca Calascio, la piccola frazione del borgo di Calascio, si trova a 1460 metri di altitudine, dove oggi risiedono solo 3 persone.

Susanna Salvati è una di queste e racconta una storia di rinascita.

 

Rocca Calascio, dormire a pochi passi dal castello di Ladyhawke

Calma, pacata, senza alzare mai la voce. Susanna Salvati,  una delle tre residenti di Rocca Calascio – la stessa persona che nel 1992 ha deciso di trasferirsi lì, in quel luogo che l’aveva colpita così tanto, partendo Roma dove viveva con l’allora marito Paolo  – racconta la sua storia seduta su una sedia nella sala colazioni del suo albergo diffuso.

Il Rifugio della Rocca: camere disseminate qua e là in quel gruppo di case che anni fa erano dei ruderi e che hanno preso vita grazie a quella voglia di far rinascere un luogo magico e non più vissuto.

“Eravamo venuti qui con Paolo nel 1991, allora vivevamo a Roma, io lavoravo per una grande azienda, mi occupavo di progetti applicativi, mio marito faceva la guida turistica in posti molto particolari. Fu il mio ex marito a chiedermi quanto sarebbe stato bello vivere in quel posto così autentico e insolito. Un anno dopo ci siamo trasferiti”- racconta Susanna con il sorriso e la tranquillità di chi sa di aver fatto la scelta giusta.

E’ stata la decisione più facile della mia vita. Ero in metropolitana insieme a tanta gente, rinchiusa nei vagoni con chi come me tornava dal lavoro in mezzo a frenesia e tempo che non è mai abbastanza. Quando sono entrata in casa ho chiesto a Paolo dove fosse quel posto” – aggiunge spiegando come non poteva andare diversamente.

Nel borgo di Rocca Calascio non c’era niente e nessuno nel 1992, era un luogo fantasma. Trovare casa per Susanna e la sua famiglia non è stato facile, dopo un anno di ricerche è stata la vecchia dimora del prete l’unica a poter essere acquistata.

Da Nicolò, il primo figlio, negli anni di bambini ne sono nati ben 5. Mentre la famiglia si allargava nascevano anche i progetti, uno dopo l’altro per ridare il senso dovuto ad un luogo che di vita ne stava vedendo nascere tanta.

“I primi anni con i bambini piccoli sono stati durissimi, qui non ci sono servizi vicini, per andare a scuola bisognava andare a Calascio, il borgo più vicino, e soprattutto d’inverno muoversi non è facilissimo. E’ stata dura, ma allo stesso tempo è stato il cambiamento di vita più azzeccato di sempre” – continua Susanna ripensando agli inizi, ai figli piccoli e a tutto quello che è successo nei suoi ultimi 30 anni.

Nascite e aperture. Dal ristorante che prima era proprio nella sala delle colazioni e reception dell’albergo diffuso, oggi invece in uno stabile vicino, alle camere, aperte una dopo l’altra fino all’appartamento per un totale di 38 posti letto.

Un sogno da una parte e un privilegio dall’altra, per Susanna e la sua famiglia sicuramente, ma anche per chi può mangiare e soggiornare una o più notti in quello che a tutti gli effetti sembra il paradiso. I resti della Rocca si raggiungono a piedi, nelle giornate limpide alzando gli occhi di notte le stelle sembra si possano toccare, così fitte e luminose nel cielo, il silenzio mette serenità e il tempo anche se scorre comunque non ha lo stesso significato.

Un bel privilegio da vivere anche solo per una sera per provare a assaporare quello che c’è di davvero importante nella vita.

Susanna Salvati

Come prenotare

E’ possibile prenotare una stanza o l’appartamento cliccando qui.

“Trasferirmi a Rocca Calascio e’ stata la scelta piu’ semplice della vita.”
Susanna Salvati

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