La Sicilia in un carretto, l’idea di riciclo creativo di Giuseppe Manto
Un carretto artigianale tipico siciliano realizzato utilizzando alcune scatole di legno di riciclo. Nasce così l’idea artistica di Giuseppe Manto, giovane di Ribera, paese in provincia di Agrigento, per rappresentare in un oggetto la Sicilia e tutte le sue sfaccettature.
“E’ cominciato tutto per caso durante il lockdown – spiega Giuseppe – avevo alcune scatole di legno inutilizzate in casa e mi sono messo all’opera. Nella vita lavoro alla locanda Perbellini al Mare dallo chef stellato Giancarlo Perbellini, ma sono felice di poter portare avanti anche questa passione”.
Da una fotografia pubblicata sui social sono arrivati i primi commenti positivi e le prime richieste di realizzazione di carretti nuovi.
“Ricevere i complimenti dalla gente che vedeva i miei lavori sui social è stato bello – spiega Manto – erano tutti così entusiasti che ho avuto voglia di continuare per migliorare sempre di più”.
Cura nei dettagli, attenzione ai particolari e artigianalità al cento per cento: i carretti siciliani di Giuseppe Manto, completamente fatti a mano, sono costruiti in legno riciclato ricavato da cassette che contengono bottiglie di vino.
Giuseppe Manto
LA TRADIZIONE DEL CARRETTO SICILIANO
Nato ai primi dell’800 come mezzo di trasporto per persone e merci, trainato a dorso di muli, da sempre, il carretto siciliano è un simbolo della tradizione folkloristica dell’isola. Nel tempo è diventato un veicolo, colorato e scolpito, che trasmette cultura. I carretti siciliani sono delle opere d’arte che raccontano la storia della Sicilia, narrando momenti religiosi, usanze popolari e fatti da ricordare.
Di dimensioni piuttosto piccole i carretti siciliani hanno da sempre una forma e una struttura complesse, arricchite dall’importanza delle decorazioni, fatte artigianalmente. Un carretto siciliano era un libro illustrato che spostandosi portava con sé cultura e trasmetteva storie. Le scene raffigurate sul carro avevano diverse funzioni e fini: da quelli scaramantici, ai messaggi commerciali e pubblicitari, fino alla dimostrazione dello status e dell’importanza di chi ne era proprietario.