
Tradizioni antiche a tavola: la “pista” del maiale
Riportare nel piatto delle usanze antiche per vivere momenti conviviali, tutti insieme intorno a un tavolo.
Assaporare i gusti della tradizione e ritornare alle origini.
La tradzionale “pista” del maiale
Basta tornare un po’ indietro nel tempo e ricordare una tradizione tipica della cultura contadina, quella della “pista” ovvero della lavorazione del maiale, un momento che nel nuovo anno agricolo era imprescindibile e importante.
Nei mesi più freddi, tra gennaio e febbraio nei giorni di luna calante, in campagna ci si riuniva per vivere insieme con il vicinato la macellazione e lavorazione delle carni di suino.
Degustare alcune ricette antiche contadine oggi è un buon modo non solo per assaporare gusti ormai dimenticati, ma anche per ricordare quello che si usava fare un tempo e contribuire a preservare e condividere la storia locale.
Una serata particolare al “Verde Caffè” di Macerata
Proprio nell’ottica di condividere sapori e storie, al “Verde Caffè” locale nel centro storico di Macerata, è stata organizzata una serata evento pensata per celebrare i sapori autentici della tradizione con un menù proposto dallo chef Felice Prosperi, in abbinamento con i vini scelti dal sommelier Gabriele Cardinali.
Nel menù come prima pietanza è stata servita la “pizza con i grasselli”, cucinata secondo la ricetta marchigiana. Del maiale, infatti, come vuole la tradizione “non si butta via niente” e i grasselli, particolarmente saporiti, che alla vista sembrano dei pezzi di salsiccia sgranata sono quello che avanza della pancia del maiale quando la si scioglie per farne lo strutto. La degustrazione è poi continuata con dei crostini di coppa di testa e insalata di finocchi. Tra gli insaccati più tipici della tradizione marchigiana, la coppa di testa viene preparata utilizzando solo la testa del maiale, gli ingredienti vengono bolliti, triturati grossolanamente e conditi con spezie e agrumi. La serata è continuata con la degustazione di un piatto, servito in una tradizionale ciotola di terracotta, di zampetti con cotiche e fagioli, dei rigatoni con salsiccia e delle costine di maiale con verza e patate. Come dolce è stato servizio il classico frustingo maceratese. Questo dolce che si usava preparare e mangiare a Natale era un piatto povero, ma molto sostanzioso. Il menù è stato arricchitto dalla degustazione dei vini dell’azienda “Podere sul Lago” di Serrapetrona. Le carni sono state fornite dall’Azienda Agricola “Angeletti Renzo” di Pollenza.