
5 RICETTE D’AUTUNNO DELLA NONNA, DA NORD A SUD
Un viaggio nei sapori autentici d’Italia tra piatti caldi, profumi di stagione e ricordi di famiglia da nord a sud
L’autunno in Italia è una stagione che profuma di castagne arrostite, di camini accesi e di piatti caldi che sanno di casa. È il tempo dei funghi, della zucca, del vino novello e delle tavole imbandite dove le nonne, vere custodi delle tradizioni culinarie, danno il meglio di sé.
In questo viaggio enogastronomico da Nord a Sud, andiamo alla scoperta di 5 ricette autunnali che raccontano storie di famiglia, di borghi e di territori.
1) Polenta e Funghi Porcini (Nord Italia – Lombardia, Piemonte, Trentino)
Un classico dei rifugi di montagna, perfetto per i primi autunnali. La polenta fumante incontra i funghi porcini, simbolo dell’autunno nei boschi del Nord.
Ricetta:
Prepara la polenta con farina di mais rustica, cuocendola per almeno 40-50 minuti. In una padella, soffriggi aglio e olio, poi aggiungi i porcini tagliati a fette. Quando sono ben dorati, adagiali sulla polenta calda. Spolvera con prezzemolo fresco e, se vuoi, Parmigiano.
Luogo simbolo per un’esperienza tipica: Val di Non (Trentino) o Val Seriana (Lombardia)
Luoghi dove si può ancora mangiare la polenta cotta nei paioli di rame sul fuoco, accompagnata da funghi porcini freschi.
Consiglio della nonna:
“La polenta non vuole fretta. Gira piano, canta qualcosa, e vedrai che non si attacca mai!”
2) Minestra di Castagne (Centro Italia – Toscana, Umbria, Abruzzo)
Quando le castagne iniziano a cadere dagli alberi e i camini tornano a fumare, nelle case del Centro Italia si prepara questa minestra dolce e antica. Piatto povero, sì, ma ricco di poesia: ogni cucchiaio scalda le mani e i ricordi.
Ricetta:
Metti in ammollo le castagne secche la sera prima. L’indomani, lessale con cipolla, patate, sedano e un rametto di rosmarino. A fine cottura, schiaccia leggermente le castagne per una consistenza più cremosa.
Luogo simbolo per un’esperienza tipica: Castel del Rio (Emilia-Romagna) o Piancastagnaio (Toscana)
Luoghi dove si possono assaporare zuppe rustiche con castagne secche, minestre con fagioli e castagne.
Consiglio della nonna:
“Non dimenticare il pane abbrustolito: era il ‘cucchiaio dei poveri’!”
3) Frustingo (Centro Italia – Marche)
Il Frustingo è più di un dolce: è un rito di passaggio tra la fine del raccolto e l’inizio delle festività. Le nonne lo preparano con ingredienti preziosi raccolti nel tempo: fichi secchi, noci, miele, scorze d’arancia, vino cotto. Una fetta è come mordere l’autunno.
Ricetta:
In una ciotola capiente, mescola fichi secchi tritati, noci, uvetta, scorze d’arancia candite, miele, vino cotto e un pizzico di cannella. Versa l’impasto in una teglia unta e inforna a 180°C per circa 45 minuti.
Luogo simbolo per un’esperienza tipica: Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto
Ci sono panifici e pasticcerie che vendono il Frustingo anche fuori dal periodo natalizio, spesso con degustazioni. E’ possibile trovare anche chi prepara il Frustingo in casa, con varianti locali e versioni tramandate.
Consiglio della nonna:
“È molto ricco, quindi taglialo fine. E accompagnalo con un bicchierino di liquore alla mandorla o un vino dolce locale.”
4) Orecchiette con le Cime di Rapa (Sud Italia – Puglia)
Nelle campagne pugliesi, le cime di rapa si raccolgono proprio in autunno, quando sono più tenere e amare al punto giusto. Insieme alle orecchiette fatte a mano e a un soffritto semplice ma saporito, diventano un piatto povero irresistibile. Un classico che non stanca mai.
Ricetta:
Lessa le cime di rapa in acqua salata. Usa la stessa acqua per cuocere le orecchiette. In una padella, soffriggi aglio, acciughe e peperoncino in olio extravergine. Ripassa tutto insieme e servi ben caldo.
Luogo simbolo per un’esperienza tipica: Bari e la sua provincia
Bari Vecchia è il cuore autentico dove nasce la tradizione. Le signore impastano e preparano le orecchiette a mano nelle strade del centro storico, come via Arco Basso o Strada Arco Alto; spesso lo vendono fresche direttamente al turista o al passante.
Consiglio della nonna:
“Le cime di rapa non vogliono formaggio, è un sacrilegio! Il loro sapore va rispettato così com’è.”
5) Sartù di Riso (Sud Italia – Campania)
Il sartù è il re della tavola napoletana: scenografico, saporito, ricchissimo. Un piatto di festa che si prepara con amore e dedizione, perfetto per le giornate d’autunno in cui la famiglia si riunisce e il profumo del ragù invade ogni angolo della casa.
Ricetta:
Cuoci il riso con brodo e un po’ di sugo. Prepara un ripieno con polpettine, piselli, ragù, uova sode e mozzarella. Rivesti uno stampo con pangrattato e olio, versa metà del riso, aggiungi il ripieno, poi chiudi con il resto del riso. Inforna a 180°C fino a doratura.
Luogo simbolo per un’esperienza tipica: Centro storico di Napoli
Quartieri come Spaccanapoli, Quartieri Spagnoli , o Via dei Tribunali offrono vere osterie e trattorie dove il sartù viene preparato secondo ricetta tradizionale.
Consiglio della nonna:
“Una volta sfornato, fallo ‘riposare’ 10 minuti. Così quando lo tagli resta bello compatto!”
Il profumo di casa, ovunque tu sia
L’autunno in Italia è una stagione caratterizzata da profumi intensi, tradizioni che resistono al tempo e piatti che raccontano storie di famiglia. Da Nord a Sud, ogni regione conserva ricette semplici ma ricche di significato, tramandate dalle nonne con gesti precisi, ingredienti genuini e un pizzico di saggezza popolare. Che sia una fumante polenta coi funghi, una minestra di castagne, un dolce come il Frustingo, o un primo piatto dal carattere deciso come le orecchiette con le cime di rapa, ogni portata ci insegna che il vero sapore è quello che parla di casa. Porta a tavola la tradizione e riscopri, in ogni morso, la bellezza delle stagioni, delle radici e del cucinare con amore.
Le ricette delle nonne non sono solo buone da mangiare, ma anche da raccontare. Sono fatte di mani esperte, di gesti ripetuti da generazioni, di ingredienti semplici che parlano di stagioni e di terra.
In questo autunno, che tu sia in viaggio o a casa, porta in tavola un po’ d’Italia… e magari chiedi anche alla tua nonna qual è la sua ricetta del cuore.
Hai una ricetta d’autunno della nonna da condividere? Raccontacela nei commenti!